ASYLUM
Sto perdendo contatto con la realtà, me ne rendo conto
lentamente scivolo verso l’oscuro profondo
distacco da tutte le emozioni, sono ormai stanco
piegato da questo luogo e dai suoi demoni affianco.
Sperando di scordare, resto a labbra serrate
cerco di sembrar normale, ma sono solo cazzate
c’è chi dice che non conta il luogo, mi vien da ridere al gesto
vedesse quel che ho visto io, resterebbe basito e mesto.
Ci ho provato a fuggire in tanti e tali modi
ma di questi fili invisibili sono ben stretti i nodi
a volte non ci penso, immagino spiaggia e mare
ma mi sto solo illudendo, le catene fanno male
tagliano polsi, speranze e voglia di vivere
qui soltanto i pazzi hanno voglia di ridere.
Ricordatemi con affetto voi che mi avete conosciuto
non parlate male, di voi io ho taciuto
quante volte devono urlare offese a sensazione
per convincerti col tempo, che avevano ragione.
Ricordate voi una cosa
da una rosa dischiusa
tra un pazzo e un normale
la differenza è una porta chiusa.