COSA SIAMO
Io non lo so cosa siamo
il più delle volte, non ci voglio pensare
e faccio fatica pure a spiegare
a te e alle persone che amo
la tua mano quando mi chiede di raggiungerti
come a dire: “sbrigati, che non voglio perderti”
neanche per un secondo, che il tempo è importante
o quando mi superi, poi ti giri e mi aspetti
come a dire: “vedi, che non ti posso restare distante”
e io voglio solo te, finché non la smetti
di essere così tanto uguale a noi
da farmi dimenticare pure i nostri difetti
e il fatto che non siamo eroi
ma siamo solo quelli che non ti aspetti
quelli che, se non si sentono, poi stanno male
quelli che si capiscono, ma poi non c’è niente da fare
quelli che dormono in spiaggia di notte
quelli che affrontano tutte le lotte
insieme.
Io non lo so cosa siamo
il più delle volte, non ci voglio pensare
e faccio fatica pure a spiegare
a te e alle persone che amo
quando non facciamo l’amore e restiamo abbracciati
che è più forte la paura di perdersi che di incontrarsi
quando sapere di essersi incontrati e lasciati
è più dura di trovarsi, innamorarsi e allontanarsi
perché, quando sorridi, anche l’acqua dalla meraviglia
smette di scorrere, si ferma
per assumere la forma di qualcosa che ti somiglia
ma non trova mica conferma
come me, che resto senza aria e senza fiato a guardarti
a pensare che fortuna è stata quella di incontrarti
e non lo so dire bene quello che siamo
mentre teniamo stretti quello che abbiamo
ma credo nell’odore della tua pelle
che sa di firmamento e di stelle
e nelle parole della tua bocca
nessun altro suono mi tocca
credo nella tua mano tra i capelli
che mi porta quiete
credo non esistano momenti più belli
ed ore più liete
di quelle vissute ancora
un’ultima volta
insieme.