ERAVAMO
Eravamo giovani.
Eravamo puri.
Avevamo le idee chiare:
questo è giusto, questo è sbagliato.
Questo si può fare, questo assolutamente no.
Eravamo intelligenti.
Eravamo integri.
Davamo sempre ottimi consigli.
Eravamo troppo timidi ed intimoriti
questo è certo
ma vivevamo tutto con l’intensità delle prime volte.
Affrontavamo tutto con l’idealismo di chi
non sa nulla di quel che sta accadendo:
delusioni, tradimenti,
gesti che hanno fatto del male,
piccole umiliazioni.
Ad ogni schiaffo in faccia
ad ogni pugno nello stomaco
abbiamo giurato: “non accadrà ancora, non lo permetterò”.
Ed è questo quello che accade:
ci adattiamo per andare avanti.
Lentamente ci induriamo per non soffrire più allo stesso modo
e, cambiando i modi, cambiano anche i valori.
Si relativizzano.
Diventiamo qualcosa di…diverso.
Diventiamo più forti, più adatti alla vita
ma tutto ha un prezzo in valore
e nulla vale più davvero la pena.
Chissà se un giorno riusciremo a ritrovare
quella parte di ciò che eravamo
che fu seppellita sotto manti di dolore
come il nostro più grande segreto,
come la nostra più grande vergogna.