GIARDINO SEGRETO
Dentro di me c’è un giardino segreto
dove c’è sempre un bambino che gioca,
sulla sua altalena aspetta lieto
la sua amica all’ora della luce fioca.
Dentro di me c’è un giardino segreto,
nascosto al centro di un labirinto,
fatto dalle parole che più non ripeto,
pieno di trappole messe d’istinto.
Dentro di me c’è un giardino segreto,
nascosto da spesse e pesanti mura,
per non far entrare nessun indiscreto,
che il mondo fuori urla e fa paura.
Dentro di me c’è un giardino segreto
fiorito dai traumi che mi porto dietro,
dove poche sono riuscite ad entrare
per stare col bimbo che sta ad aspettare.
Dentro di me c’è un giardino segreto
chi lo ha visto non è mai riuscito a restare,
l’ordine è folle, inquieto e inconsueto,
dalla paura dell’infinito è meglio scappare.
Dentro di me c’è un giardino segreto
ed è rimasto il bambino da solo,
ha gli occhi tristi di chi ha posto un veto,
deluso da chi non ha mai preso il volo.
Dentro di me c’è un giardino segreto,
se scosti le liane fatte di spine,
se superi l’ampio e diffidente roveto
se abbracci le mie intenzioni saline
se salti i profondi e dubbiosi burroni
se vedi dentro le mascherate pareti
se soffi più forte dei mutanti cicloni
se cammini sulle squilibrate reti
se accarezzi le orgogliose chimere
se ridi di fronte alle indomate fiere
se scali i sofferenti muri
se risolvi i sorrisi oscuri
troverai una sola rosa al centro
di un campo di fiori sul mare aperto.
Se vuoi cogliere quella rosa, fallo alla fine del giorno,
è il mio pensiero per te, mentre aspetto il tuo ritorno.