INCONTRO

Incontro poesia il Principe

INCONTRO

Ti conoscevo già, sempre discorsi buttati
una sera in discoteca, tacchi alti smaltati
ballavi bene a tempo, ma eri un po’ impacciata
come a non volerti mostrare, farfalla imbarazzata
il vestito rosso mostrava, nei tuoi passi leggeri
una principessa al bar, tesoro tra i bicchieri
io guardavo appena, scuro tra i colori
la rosa che sbocciava, ed attorno petali e fiori.
Volevo solo divertirmi, non star lì a pensare
un invito con lo sguardo, ed iniziammo a ballare
il tuo viso timido, l’eccitazione nel sudore
la mano sul tuo fianco, respiravo il tuo calore.
Mi hai guardato incredula, il mio viso tra le tue mani
“che cosa stai facendo? Ce ne potremmo pentire domani”
“scusa, non hai capito niente, se hai paura io ne sono già certo”
“son stato troppo diretto”, poi quel bacio come il mare aperto
ha distrutto ogni argine, mio, tuo e del mondo
il ramingo si fermò, per l’eterno in un secondo
sprofondò sullo sfondo dell’amore più profondo
si lasciano le mani, si ferma il girotondo
si lasciano le mani, si ferma il girotondo.
Non ebbi che paura di piangere
per non fartelo capire
non avesti il coraggio di piangere
per potermelo già dire.
Usciti dal locale, all’alba dell’aurora
solo una frase: “rivediamoci ancora”
“non devi aver paura, e questa è una promessa”
ma questa è un’altra storia, la più bella mai ammessa.

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