NON SEI ABBASTANZA PER ME
Non sei abbastanza per me,
nonostante l’impegno,
detto in faccia, come se,
col sorriso becero,
lo sguardo finto,
non fossi altro che
un numero, lo zero.
Non sei abbastanza per me,
ok, cosa vuoi che crolli,
il mio cielo, le certezze nei controlli,
mi dispiace, basta, chissà perché
c’è chi ti dice grazie, ma sono cantilene,
pure stavolta non sono andato bene.
Non sei abbastanza per me,
perché non parli più?
Sono stanco, non ne ho più
di sorrisi rimasti per sé.
Hai finito le parole?
Se parlo crolla sto palazzo intero,
il silenzio copre l’odio sincero
di questa vita sbagliata
fatta di morte annunciata.
Non sei abbastanza per me,
buttata così, madida, anche se
io non riesco ad essere come voi,
non so dire: ma che vuoi?
Io ci penso, mi interesso,
non dormo, piango e mi stresso,
ma provo rispetto,
col cuore corretto.
Non sei abbastanza per me,
lo capisco, va bene e
torno al mio mestiere,
ti ringrazio e vado via,
seguo, nel non capire, la scia,
che a volte, come morire,
è meglio non restare
quando ciò significa sfiorire.