Quel che c’è in me – Fernando Pessoa (Álvaro De Campos)
Quel che c’è in me è soprattutto stanchezza –
Non di questo né di quello,
neanche di tutto o di niente:
stanchezza proprio così, proprio lei,
stanchezza.
La tenuità di sensazioni inutili,
le passioni violente per cosa alcuna,
gli amori intensi per immaginarli in altri,
queste cose tutte –
queste e quel che manca in esse eternamente – ;
tutto questo dà stanchezza
questa stanchezza,
stanchezza.
C’è senza dubbio chi ama l’infinito,
c’è senza dubbio chi desidera l’impossibile,
c’è senza dubbio chi non vuole niente –
Tre tipi di idealisti, e io nessuno di loro:
perché io amo infinitamente il finito,
perché io cerco impossibilmente il possibile,
perché voglio tutto, o un po’ di più, se si può,
o pure se non si può….
E il risultato?
Per essi la vita vissuta o sognata,
per essi il sogno sognato o vissuto,
per essi la media tra tutto e niente, cioè, la vita…
Per me, sono una grande, profonda,
e, ah, con quale felicitò infeconda, stanchezza,
una superrima stanchezza,
errima, errima, errima,
stanchezza…