SOLITUDINI
Ci sono solitudini troppo forti
nebbie di pareti con troppi torti
grondano fiumi di inchiostro dai muri
occhi depressi per momenti scuri
solitudini immense di cui hai bisogno
ascolti il silenzio per arrivare al sogno
inaccessibile nella solitaria notte
quando ritorni nelle conosciute grotte.
Ci sono solitudini conosciute ai soli
per rientrare ancora nei sicuri ruoli
finestre di soli a cui hai mentito
pochi al mondo lo hanno poi capito
che lascio una piccola parte del mondo
dentro di me, che non riguarda te
e che non è niente di che in fondo
nei miei spazi sono io fintanto che
resta la bolla ed io mi sento al sicuro
coltivo la solitudine e nulla mi smuove davvero
ma ci sono crepe di colore troppo scuro
da cui passa una luce dal livore accecante e fiero.
Ci sono solitudini infinite e mai scarne
dense delle tue tristezze ammantate e compresse
non sai cosa farne e vorresti parlarne
escono solo parole opache e mai espresse
ma chi riesce a capire che non vorresti essere così
vorresti volare lontano e spiccare il volo
chissà quale fu il tiro perfetto che alla fine colpì
il sogno perfetto che precipitò mesto al suolo.
Le solitudini non si capiscono, sono compagnie silenziose
che ti restano sempre accanto, fidate, gelose e dolorose
ne ho contate e riconosciute tante, e le ricordo tutte
alcune le ho affrontate e vinte, altre le ho distrutte
ma non ho mai risolto nulla, non ho mai vinto davvero solo io
perché ci sono compagnie a cui non riesci proprio a dire addio.